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giovedì 2 giugno 2011

Il capannone del mio papà..e quello che è rimasto...

L'officina del mio papà..o meglio quel poco che è rimasto dopo la chiusura nel 2000......

il pantografo dove lavorava gli stampi....per lo stampaggio delle materie plastiche...era sempre qui durante la settimana....il sabato ..la domenica..di notte...

















































































..qui da piccola venivo a temperare le matite..e mia mamma affilava i coltelli....:D




I MISS YOU ...ALWAYS....



2 commenti:

  1. Sembra di sentire ancora il ronzio dei motori elettrici e l'urlo del metallo scavato dalla fresa. Pulegge e cinghie progettate per girare vorticosamente ormai bloccate dalla morsa del tempo, quadri elettrici che non vedranno mai più una scintilla, orologi fermi su di un'ora remota e sconosciuta.E però, si respira ancora la magica atmosfera operosa dell'officina.

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  2. Conosco quei luoghi, simili a tanti altri luoghi "simili", ma sempre diversi. Aquistano una speciale impronta, che rimane anche dopo anni, anche ad attività oramai finita. E' la memoria di chi in quei luoghi ha vissuto, dedicando forza, energia, fatica a quanto riteneva giusto, per sè e per i suoi cari, a garantire loro un futuro migliore, differenti possibilità. Erano altri tempi, il lavoro aveva ancora una sua etica ed un'estetica che la rappresentava.
    Ho conosciuto tuo padre ed i suoi "mitici" fratelli, e con loro ho collaborato. Ancora porto nel mio viaggio professionale alcune delle cose che furono loro, alcuni dei loro clienti che continuo a servire come loro facevano. Di loro ho apprezzato la precisione e la puntualità, la semplicità e l'onestà che sapevano d'altri tempi. E' quanto rimane, anche, nelle belle immagini che hai postato.
    Grazie e buona memoria.

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